Rapita dai russi

Dicembre 2017: tempo di anniversari per la rivoluzione d'ottobre e così al Mambo di Bologna arriva la mostra REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky.
La quantità e la qualità delle opere sono di quelle per cui esci con la sensazione che davvero hai impiegato bene il tuo tempo (anche il tuo danaro, soprattutto se hai la card musei). Ma ciò che mi ha lasciato stecchita, più di ogni altra cosa, è l'uso del colore di questi artisti. 


L'Italic è molto bolognese

Fino al 18 febbraio 2018, alla Biblioteca dell'Archiginnasio, sono esposti alcuni esemplari di libri stampati coi caratteri originali, forgiati da Griffo. Lì è raccontata anche la sua storia.


La faccenda dello stile italiano, apprezzato ovunque per la sua eleganza, è molto antica e non so esattamente quando abbia avuto inizio. In campo tipografico però abbiamo delle certezze e sappiamo che in tutto il mondo, per dire di un carattere che è "corsivo", si usa la parola Italic
Italico era il bolognese, vissuto tra la metà del 1400 e i primi decenni del 1500, che lo creò.


Talking cities

Le città sono palinsesti, in cui persone di varie epoche lasciano parole da scoprire. I muri ci raccontano storie che non vogliono essere dimenticate, ci danno indicazioni e persino consigli. Ogni città è piena di questo genere di messaggi, io raccolgo quelli del posto in cui vivo, Bologna.