Le ceramiche e la pace
Nel 2012 ho partecipato ad un concorso del MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, per la creazione di un manifesto per rappresentare il carattere unico e il ruolo internazionale del MIC per quanto riguarda la ceramica antica e moderna e a comunicare il riconoscimento Unesco da esso recentemente ottenuto di “Monumento testimone di una cultura di pace - Espressione dell’arte ceramica nel mondo”, come recitava il bando. Nelle indicazioni si diceva anche che Il Museo offre nei suoi spazi espositivi il confronto e l’incontro tra culture di ogni tempo e luogo. Ne sono testimonianza le raccolte provenienti da Siria, Iran, Egitto, dalla Turchia, sud America, estremo Oriente. La creazione di oggetti, spesso antichissimi, che offrono la possibilità di conoscere abitudini e stili di vita di popolazioni da ogni continente, affascina e conduce a riflessioni sulle diversità e sulle singole ricchezze culturali che portano, quale messaggio intrinseco, una dimensione etica: la volontà di trovare un comune linguaggio che porti ad un dialogo finalizzato alla convivenza tra le civiltà. Questo è stato il punto di partenza per la progettazione.
Il primo passo è stato visitare attentamente le bellissime sale del museo e prendere appunti con la macchina fotografica. In un secondo momento, sono passata a estrapolare dei segni grafici e a disegnare delle forme che identificassero diverse epoche e luoghi di provenienza dei manufatti.
Alla fine ho composto questi segni in una scena dove i reperti, provenienti da ogni regione del mondo, dialogano tra loro. Ogni oggetto parla una lingua specifica e rappresenta la cultura da cui proviene in unconfronto pacifico. Il poster si è classificato secondo al concorso del MIC.
Variante compositiva e cromatica dello stesso poster.
Oltre al poster, Tuna bites (insieme a Nino Iorfino - Interwideo e ad Antonella Mazzola) ha proposto al museo il progetto di alcuni giochi interattivi per i visitatori più piccoli.