Paravia. Scienze umane
Progetto delle copertine (con ricerca iconografica) e dell'impaginato interno per una serie di volumi per Paravia.
Progetto delle copertine (con ricerca iconografica) e dell'impaginato interno per una serie di volumi per Paravia.
Progetto grafico del volume Parola Chiave, testo di grammatica italiana per la scuola secondaria di secondo grado. Autore: Meneghini. Loescher editore.
"Chef con Masterlab", manuale per gli istituti alberghieri edito da Mondadori Education, progetto Tuna bites, 2017.
Progetto del volume di Elena Tornaghi, La voce dell'arte, per l'insegnamento delle discipline grafiche e pittoriche nei licei artistici. Loescher Editore. Lo stesso layout è stato utilizzato anche per il volume riguardante le discipline plastiche (autrice: Sala). Di entrambi, mi sono occupata anche dell'impagianzione.
Laboratori a tavola è un ricettario progettato e impaginato in collaborazione con Lina Menazzi per Surgital, nel 2010. L'azienda ha invitato gli istituti alberghieri italiani a proporre delle ricette sul tema della pasta fresca e le migliori sono state raccolte nel volume. Le fotografie dei piatti sono di Francesca Brambilla. Gli scatti dei ragazzi al lavoro sono stati invece realizzati da me e Lina, presso l'istituto professionale Pellegrino Artusi di Riolo Terme.
Un pezzetto di vita, ogni tanto, entra nel lavoro. In questo caso: la foto scattata nel cortile di casa mia, a Bologna.
Pur non essendo una grande città, Imola è un posto dove persone capaci e illuminate hanno costruito invidiabili punti di riferimento nel panorama culturale. Mi sento privilegiata per avere realizzato progetti per la sezione ragazzi della biblioteca comunale e poi per la scuola comunale di musica, grazie all'invito di Marina Baruzzi e Katia Dal Monte.
Cito dal sito della scuola alcune frasi che aiutano a capire meglio di che istituzione si tratti: "Nella scuola centinaia di ragazzi, adulti e bambini hanno imparato ad amare la musica tanto da sceglierla, a volte, come professione. Decine di ragazzi hanno vinto borse di studio e concorsi, molti si sono brillantemente diplomati e alcuni di loro svolgono la carriera concertistica o insegnano. In ogni caso tutti si sono arricchiti culturalmente e umanamente vivendo l’esperienza della musica insieme ai loro coetanei."
Oltre a essere un posto dove tutti possono imparare a suonare uno strumento, cosa già magnifica di per sé, la scuola ha sede in un antico convento perfettamente ristrutturato, con ambienti da sogno.
In altre parti del mondo, un posto come questo sarebbe appannaggio esclusivo dei cittadini più abbienti, a Imola no. Quando penso alla cosa pubblica in senso positivo, penso alla Nuova Scuola di Musica Vassura Baroncini, davvero.
Il lavoro progettuale per la scuola è iniziato alcuni anni prima del suo trasferimento alla sede attuale. In quell'occasione, oltre al trasloco, si era proceduto anche all'accorpamento di due diverse istituzioni musicali cittadine (Ca' Vaina e Vassura Baroncini), con un lungimirante investimento di energie. L'amministrazione ha ritenuto giusto rendere visibile questo importante passaggio evolutivo, con lo studio di una nuova immagine coordinata, che comprendesse anche la segnaletica interna all'edificio.
Questo è il marchio, progettato in collaborazione con Lina Menazzi.
Poster progettato per l'inaugurazione della nuova sede della scuola (aprile 2013).
Cartoncino di invito all'inaugurazione della scuola.
Alcuni momenti della giornata inaugurale.
Brochure informativa sull'offerta dei corsi.
Installazione progettata da Tuna bites insieme a Cristina Scardovi e Michele Giovanazzi (Quadrilumi), per la Nuova Scuola di musica Vassura Baroncini, del comune di Imola.
Un pentagramma su cui la parola musica è scritta in diverse lingue, a sottolineare il fatto che la scuola è pubblica e dà il benvenuto agli allievi di tutto il mondo.
Sotto l'installazione è stata messa una legenda utile a decifrare la provenienza dei lemmi.
Progetto di una locandina e di un cartoncino informativo. Ogni anno, la texture colorata di rosso cambia.
Prime proposte per la decorazione della parete per l'angolo ristoro.
Proposta accettata per la decorazione dell'angolo caffè. Progetto di Claudia Colombo per Tuna bites.
Progetto Tuna bites per la segnaletica della scuola.
Progetto per un pannello decorativo degli uffici.
Installazione progettata e realizzata da Michele Giovanazzi e Cristina Scardovi - Quadrilumi. Contiene strumenti provenienti dai magazzini della scuola.
La scuola è un tesoro per la città di Imola, un luogo pubblico in cui persone di tutte le età imparano a suonare e a cantare insieme.
Nel 2012 ho partecipato ad un concorso del MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, per la creazione di un manifesto per rappresentare il carattere unico e il ruolo internazionale del MIC per quanto riguarda la ceramica antica e moderna e a comunicare il riconoscimento Unesco da esso recentemente ottenuto di “Monumento testimone di una cultura di pace - Espressione dell’arte ceramica nel mondo”, come recitava il bando. Nelle indicazioni si diceva anche che Il Museo offre nei suoi spazi espositivi il confronto e l’incontro tra culture di ogni tempo e luogo. Ne sono testimonianza le raccolte provenienti da Siria, Iran, Egitto, dalla Turchia, sud America, estremo Oriente. La creazione di oggetti, spesso antichissimi, che offrono la possibilità di conoscere abitudini e stili di vita di popolazioni da ogni continente, affascina e conduce a riflessioni sulle diversità e sulle singole ricchezze culturali che portano, quale messaggio intrinseco, una dimensione etica: la volontà di trovare un comune linguaggio che porti ad un dialogo finalizzato alla convivenza tra le civiltà. Questo è stato il punto di partenza per la progettazione.
Il primo passo è stato visitare attentamente le bellissime sale del museo e prendere appunti con la macchina fotografica. In un secondo momento, sono passata a estrapolare dei segni grafici e a disegnare delle forme che identificassero diverse epoche e luoghi di provenienza dei manufatti.
Alla fine ho composto questi segni in una scena dove i reperti, provenienti da ogni regione del mondo, dialogano tra loro. Ogni oggetto parla una lingua specifica e rappresenta la cultura da cui proviene in unconfronto pacifico. Il poster si è classificato secondo al concorso del MIC.
Variante compositiva e cromatica dello stesso poster.
Oltre al poster, Tuna bites (insieme a Nino Iorfino - Interwideo e ad Antonella Mazzola) ha proposto al museo il progetto di alcuni giochi interattivi per i visitatori più piccoli.
Locandina per la prima edizione del festival Apertamente, organizzato a casalecchio di Reno, da Sognamondo. Seminari, conferenze, proiezioni, alimentazione consapevole, spettacoli, discipline olistiche, laboratori per adulti e bambini, giochi, musica dal vivo, danze e feste.
L'illustrazione è di Rita Ravaioli.
Interno del pieghevole col programma del festival.
Banner pubblicitario per il web.
Locandina per una serie di iniziative didattiche, organizzate da Arkis, per mettere in comunicazione il mondo della scuola e quello dello yoga (2017).
Pieghevole (copertina e interno) con la descrizione del programma.
Marchio per una scuola di yoga a Bologna (2007).
Nel 2013, Marcella Brancaforte mi invitò, insieme ad altri designer, fotografi, illustratori e artisti, a lavorare liberamente su un libro a mia scelta, creando un oggetto unico per Libri immaginari. Scelsi di occuparmi del volume di Marguerite Yourcenar Memorie di Adriano, edito in Italia da Einaudi. Un libro letto in giovinezza ma che rimane ancora per me uno dei più significativi. La memoria del passato antico, il tentativo di esaminare onestamente la propria vita davanti al termine ultimo della morte, guardata a occhi (e cuore) aperti: sono aspetti di questo romanzo che continuano a toccarmi nel profondo.
Rileggendolo, ho trovato ispirazione per collages che ho inserito nelle parti vuote delle pagine, senza sovrappormi al testo, tentando di dare un volto ai personaggi e un colore alle emozioni.
Non mi è stato possibile andare ad Antiochia, ma a Roma esistono ancora molti dei luogi che Adriano ha vissuto come il Pantheon, Castel Sant'Angelo e Villa Adriana (a Tivoli). In molti musei del mondo ho trovato riproduzioni del viso di Antinoo, il giovane amato dall'imperatore, o di Traiano, Marco Aurelio, Antonino Pio. Mi affascina l'idea di poter riconoscere i tratti somatici di persone vissute così tante generazioni fa e penso che anche la Yourcenar abbia provato una simile emozione nei suoi viaggi in Italia. In occasione di questo lavoro sperimentale, sono tornata in quei luoghi per scattare foto e raccogliere materiali che ho poi impiegato nei collage.
Questo è il dettaglio di una statua che riproduce il busto dell'imperatore Adriano. Si trova presso il museo degli scavi di Ostia antica.